Rottamazione quinquies, verso una proposta a maglie larghe

di Redazione Lavoratorio.it - Pubblicato il 25/09/2025

Rottamazione quinquies, verso una proposta a maglie larghe

Redazione Lavoratorio.it

La Rottamazione quinquies potrebbe presto diventare realtà. Nel corso di un convegno organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Roma, l’onorevole Alberto Gusmeroli ha delineato i punti centrali della proposta, che mira a introdurre una nuova definizione agevolata delle cartelle esattoriali. L’obiettivo è duplice: ridurre il numero di cartelle pendenti e offrire ai contribuenti un’ulteriore occasione di regolarizzare la propria posizione fiscale.

I CARDINI DELLA PROPOSTA

Uno degli aspetti più rilevanti è l’apertura anche ai contribuenti decaduti dalle precedenti rottamazioni, ossia coloro che avevano aderito ma non erano riusciti a portare a termine i pagamenti. Gusmeroli ha chiarito che non dovrebbero esserci restrizioni: una selezione basata sul passato sarebbe, secondo il deputato, rischiosa dal punto di vista giuridico e potenzialmente incostituzionale.

Il piano prevede la possibilità di saldare i debiti con l’agente della riscossione attraverso un pagamento dilazionato fino a 120 rate, senza interessi né sanzioni, relativamente alle cartelle affidate dal 2000 al 2023. In questo modo, la nuova rottamazione punta a massimizzare gli incassi dello Stato, consentendo ai contribuenti condizioni più sostenibili.

I NUMERI DEL DEBITO RESIDUO

Secondo i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate Riscossione, a gennaio 2024 i carichi residui affidati alla riscossione ammontavano a circa 1.272 miliardi di euro, distribuiti su oltre 290 milioni di crediti e 173 milioni di cartelle, avvisi di addebito e accertamenti esecutivi. Una mole enorme che spiega l’interesse del legislatore per nuove misure di sanatoria capaci di garantire un incasso effettivo.

LE INCERTEZZE SULL’ATTUAZIONE

Nonostante l’interesse politico, restano diversi nodi da sciogliere: le coperture finanziarie, la tempistica di avvio e le modalità di accesso al provvedimento. La Rottamazione quinquies potrebbe essere inserita già nella prossima Legge di Bilancio oppure in un provvedimento ad hoc nel corso del 2026. Restano da valutare anche la gestione delle rate e la compatibilità con altre misure fiscali già attive.

Se approvata, la nuova definizione agevolata rappresenterebbe una sanatoria parziale, destinata a favorire i contribuenti in difficoltà e al tempo stesso a rafforzare le casse pubbliche.

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