di Redazione Lavoratorio.it - Pubblicato il 02/10/2025
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Negli ultimi mesi si è acceso un ampio dibattito sulla possibilità di riscattare la laurea con un costo agevolato di 900 euro l’anno. Una cifra molto più bassa rispetto agli attuali importi richiesti dall’INPS, che ha suscitato l’interesse soprattutto dei lavoratori del comparto pubblico e scolastico.
È però importante chiarire che non si tratta di una misura già in vigore, ma di una proposta di legge ancora in discussione in Parlamento.
PROPOSTA DI LEGGE E OBIETTIVI
Il cosiddetto “ddl Bucalo” (n. 1413/2025) introduce l’idea di rendere più accessibile il riscatto degli anni di studio universitari per insegnanti, ricercatori e personale della scuola e della ricerca.
Il progetto prevede un contributo pari al 5% della retribuzione minima come base di calcolo, con una spesa di circa 900 euro per ogni anno accademico.
L’obiettivo dichiarato è quello di favorire il ricambio generazionale nel settore educativo e permettere a molti lavoratori di anticipare l’età pensionabile grazie a un riscatto più sostenibile.
Tuttavia, la proposta è ancora ferma in sede parlamentare: non ha alcun effetto pratico finché non verrà approvata e trasformata in legge.
SISTEMA ATTUALE DI RISCATTO DELLA LAUREA
Ad oggi, il riscatto degli anni universitari è regolato e gestito dall’INPS.
Il costo varia a seconda della posizione contributiva e degli anni da riscattare, ma per chi rientra nel sistema contributivo è possibile accedere a un riscatto agevolato.
Nel 2025, il valore minimo è di circa 6.123 euro per ogni anno di studio, una cifra decisamente più alta rispetto ai 900 euro ipotizzati dalla proposta di legge.
Si possono riscattare solo gli anni di durata legale del corso di laurea, mentre restano esclusi quelli fuori corso o già coperti da contribuzione obbligatoria.
Un vantaggio non trascurabile è la deducibilità fiscale delle somme versate, che consente un risparmio sulle imposte.
PROSPETTIVE FUTURE
La misura proposta, se approvata, potrebbe rivoluzionare l’accessibilità del riscatto della laurea, rendendolo una scelta alla portata di molti più lavoratori.
Per il momento, però, il costo rimane fissato agli oltre 6.000 euro annui.
Chi sta valutando questa opzione dovrebbe:
Il dibattito resta aperto, ma ad oggi il riscatto agevolato a 900 euro è soltanto un’ipotesi legislativa, non una realtà già operativa.
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