di Redazione Lavoratorio.it - Pubblicato il 23/09/2025
wirestock
Il cedolino Inps di ottobre 2025 chiarisce definitivamente la situazione sugli aumenti delle pensioni. Nonostante le voci circolate negli ultimi giorni, non ci sono incrementi dovuti alla rivalutazione, che scatterà soltanto a gennaio 2026 con una stima dell’+1,7%. Fino ad allora gli importi resteranno invariati.
L’unica novità positiva riguarda i conguagli Irpef derivanti dal modello 730/2025. Per molti pensionati ottobre rappresenta il mese in cui arrivano i tanto attesi rimborsi delle imposte versate in più lo scorso anno.
PENSIONE IN PAGAMENTO DAL 1° OTTOBRE
Il pagamento delle pensioni di ottobre avverrà come di consueto il primo giorno bancabile del mese, quindi mercoledì 1° ottobre 2025. Chi ha già consultato il proprio cedolino nell’area personale MyInps sa se riceverà un rimborso Irpef o meno.
CHI AVRÀ L’AUMENTO IN PENSIONE A OTTOBRE
Secondo la guida Inps, i rimborsi Irpef arrivano due mesi dopo l’elaborazione del prospetto di liquidazione da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Chi non vede alcun aumento sul cedolino dovrà attendere novembre 2025. Per i rimborsi superiori a 4.000 euro i tempi si allungano: l’Agenzia delle Entrate effettua controlli aggiuntivi e autorizza il pagamento diretto, senza passare da Inps.
IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA: POSSIBILI TRATTENUTE
Non tutti vedranno un accredito. In caso di conguaglio a debito, l’Inps procede con la trattenuta sulla pensione fino al recupero dell’importo dovuto. Questo accade ad esempio quando il pensionato ha più di una Certificazione unica (ad esempio pensione più un rapporto di lavoro).
È possibile richiedere la rateizzazione, ma chi ha inviato il modello dopo giugno rischia di avere meno margini di scelta. In ogni caso il piano di restituzione deve concludersi entro novembre 2025.
LE ALTRE VOCI DEL CEDOLINO DI OTTOBRE
Oltre a rimborsi e trattenute, il cedolino di ottobre riepiloga le operazioni fiscali ordinarie:
Restano escluse dalla tassazione alcune prestazioni, come pensioni e assegni sociali e gli assegni di invalidità civile, che per legge non subiscono prelievi fiscali.
Leggi anche: TARI, come funziona il bonus rifiuti
Leggi anche: Assegno unico universale, la scheda
Leggi anche: Lavoro in Italia, i settori che trainano le retribuzioni
Leggi anche: Bonus, quali resteranno anche nel 2026
Se vuoi ricevere su WhatsApp i nuovi articoli di Lavoratorio.it CLICCA QUI e attiva le notifiche
Se vuoi ricevere su Telegram i nuovi articoli di Lavoratorio.it CLICCA QUI e poi su "unisciti" per attivare le notifiche
Cerca il TUO lavoro con Lavoratorio.it: seleziona settore professionale e zona di lavoro
Ti potrebbero interessare: