di Redazione Lavoratorio.it - Pubblicato il 11/04/2025
Una donna mentre fa domanda di pensione sociale - shurkin_son
Per chi non ha mai lavorato o non ha versato contributi sufficienti per accedere alla pensione di vecchiaia, esiste una misura di tutela economica erogata dall’INPS: l’assegno sociale. Introdotto nel 1996 in sostituzione della pensione sociale (istituita con la legge 153/1969), questo strumento assistenziale è rivolto a cittadini italiani o stranieri in condizioni di disagio economico.
Vediamo chi può richiederlo, quanto spetta nel 2025 e come si presenta la domanda.
L’assegno sociale è destinato a persone che non possono accedere alla pensione tradizionale perché sprovviste di contribuzione o con una carriera lavorativa discontinua. Tra i potenziali beneficiari ci sono casalinghe, caregiver familiari, disoccupati di lungo periodo e soggetti inoccupati.
Per ottenere l’assegno sociale nel 2025 bisogna possedere specifici requisiti:
Il diritto all’assegno è calcolato in base al reddito personale (se non coniugati) o al reddito cumulato con il coniuge.
L’INPS considera tutte le entrate del richiedente e del coniuge, tra cui:
Esclusi invece:
L’importo mensile dell’assegno sociale per il 2025 è di 538,69 euro per 13 mensilità, per un totale annuo di circa 6.993 euro.
Dopo i 70 anni, in presenza di particolari condizioni reddituali, è possibile ricevere anche il cosiddetto "incremento al milione", che consiste in una maggiorazione dell’importo base, soprattutto per soggetti soli e senza reddito.
L’assegno sociale non è esportabile all’estero. In particolare:
Va inoltre ricordato che:
La prestazione non è automatica: per ottenerla è necessario presentare apposita domanda all’INPS, scegliendo tra tre modalità:
L’assegno viene riconosciuto dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda. L’INPS verifica ogni anno il mantenimento dei requisiti di reddito e residenza.
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