di Redazione Lavoratorio.it - Pubblicato il 07/03/2025
Giovani al lavoro - Gabe Mara / Lavoratorio.it
Il contratto di apprendistato è una forma di lavoro a tempo indeterminato che combina l’attività lavorativa con la formazione professionale, con l’obiettivo di favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.
Il contratto di apprendistato può essere stipulato con giovani tra i 15 e i 29 anni, ma le fasce di età variano a seconda della tipologia specifica di apprendistato. Ecco le tre principali categorie previste dalla normativa italiana:
La durata minima del contratto di apprendistato è di 6 mesi, mentre quella massima generalmente è di 3 anni. Tuttavia, nel caso di apprendistato per le professioni artigiane, può arrivare fino a 5 anni.
Al termine del periodo di formazione, salvo recesso da una delle parti, il contratto si trasforma automaticamente in un contratto a tempo indeterminato.
Esiste anche una particolare forma di apprendistato rivolta a disoccupati e lavoratori in mobilità senza limiti di età. Questa modalità, pensata per favorire la riqualificazione professionale, consente ai datori di lavoro di beneficiare di significativi sgravi contributivi (fino al 100% in alcune Regioni).
Sebbene l’apprendistato sia tipicamente a tempo indeterminato, può essere previsto anche a tempo determinato per lavori stagionali, rispondendo così alle esigenze di settori che richiedono manodopera temporanea.
Il contratto di apprendistato si conferma quindi uno strumento versatile per favorire l’occupazione giovanile, adattandosi a diversi contesti e necessità del mercato del lavoro.
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