di Redazione Lavoratorio.it - Pubblicato il 05/05/2025

Un gruppo di lavoratori in pausa - Freepik
Nel 2025 sono in arrivo nuovi aumenti retributivi per circa 3 milioni di lavoratori impiegati nei settori del terziario, commercio, distribuzione e servizi. Si tratta di dipendenti inquadrati con il CCNL Confcommercio e Confesercenti, che beneficeranno sia di un bonus una tantum a luglio, sia di un incremento strutturale dello stipendio a partire da novembre.
Il rinnovo del contratto, siglato a marzo 2024, prevede aumenti graduali fino al raggiungimento dell'importo a regime, fissato per febbraio 2027. Nel frattempo, i lavoratori interessati riceveranno anche un’indennità una tantum da 350 euro lordi, suddivisa in due tranche: la prima già erogata a luglio 2024, la seconda in arrivo nell’estate 2025, in coincidenza con il pagamento della quattordicesima mensilità.
Tra i principali beneficiari di questi incrementi retributivi troviamo:
Nel mese di luglio 2025, insieme alla quattordicesima, verrà erogata la seconda tranche dell’indennità una tantum. Gli importi, calcolati sulla base del livello di inquadramento, sono i seguenti:
Per quanto riguarda gli operatori di vendita:
Ricordiamo che si tratta di importi lordi: l’effettivo netto dipenderà da tasse e contributi applicati.
A partire da novembre 2025 scatterà il nuovo incremento tabellare, ovvero un aumento fisso e mensile dello stipendio che proseguirà anche negli anni successivi. L’aumento sarà replicato anche a novembre 2026, prima dell’adeguamento finale previsto nel 2027.
Questi gli importi lordi mensili previsti per ciascun livello:
Per gli operatori di vendita:
Per sapere quale importo ti spetta, è sufficiente controllare il livello di inquadramento indicato sull’ultima busta paga. Una volta identificato, è possibile confrontarlo con le cifre riportate sopra, ricordando sempre che si tratta di valori lordi, da cui vanno sottratti tasse e contributi.
Gli aumenti previsti per il 2025 rappresentano un passo importante verso un migliore adeguamento dei salari nel settore del commercio e dei servizi. Tra indennità straordinarie e aumenti contrattuali strutturali, il nuovo contratto mira a sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori in un contesto economico complesso e in continua evoluzione.
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