di Redazione Lavoratorio.it - Pubblicato il 11/09/2025
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Con la sentenza n. 24478/2025, la Corte di Cassazione ha stabilito un principio chiaro: il Bonus prima casa può essere utilizzato una sola volta. Chi ha già usufruito dell’agevolazione in occasione di un acquisto precedente, non può richiederla nuovamente, anche se l’immobile diventa successivamente inidoneo a soddisfare le esigenze abitative.
NESSUNA ECCEZIONE PER ESIGENZE SOPRAVVENUTE
Secondo i giudici di legittimità, il riconoscimento iniziale dell’agevolazione rappresenta un vincolo insormontabile. Non conta, quindi, se l’abitazione acquistata con il beneficio non sia più adatta a ospitare la famiglia per motivi di spazio o di altra natura: il contribuente non potrà ottenere una nuova agevolazione fiscale.
QUANDO IL BONUS E' ANCORA POSSIBILE
Diverso è il caso di chi possiede già un’abitazione acquistata senza ricorrere al Bonus prima casa. In questa circostanza, il contribuente potrà richiedere l’agevolazione per un nuovo acquisto, anche se si trova nello stesso Comune di residenza, purché siano rispettati i criteri di idoneità o inidoneità dell’immobile preesistente.
UN PRINCIPIO DI RIGORE FISCALE
La decisione della Cassazione conferma l’orientamento volto a evitare un uso reiterato e improprio del beneficio, garantendo che l’agevolazione resti riservata a chi acquista davvero la sua prima abitazione.
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