di Redazione Lavoratorio.it - Pubblicato il 07/10/2025

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Dal 1° gennaio 2026 l’Assegno Unico per i figli a carico sarà aggiornato al rialzo. L’aumento, legato al meccanismo di rivalutazione automatica basato sull’inflazione, garantirà alle famiglie una tutela del potere d’acquisto, in linea con l’andamento dei prezzi previsto per il prossimo anno.
Secondo quanto indicato nel Documento programmatico di finanza pubblica, l’inflazione stimata per il 2025 sarà del +1,6%: una percentuale più contenuta rispetto ai picchi post-pandemia, ma sufficiente a generare un nuovo adeguamento degli importi e delle soglie ISEE.
COS’È L’ASSEGNO UNICO
L’Assegno Unico Universale (AUU), introdotto nel marzo 2022, è una misura economica destinata a tutte le famiglie residenti in Italia con figli a carico, fino ai 21 anni (senza limiti d’età se disabili).
L’importo varia in base a diversi fattori, tra cui:
Anche le famiglie con ISEE elevato o senza dichiarazione ISEE ricevono comunque un importo minimo, a conferma della natura universale della misura.
GLI ADEGUAMENTI DAL 2026
L’aumento non riguarda solo gli importi dell’assegno, ma anche le soglie ISEE che determinano le fasce di accesso e gli importi spettanti.
Nel dettaglio:
Parallelamente, anche gli importi mensili verranno rivalutati:
Si tratta di un incremento modesto, ma significativo per l’effetto cumulativo: amplia la platea di famiglie che potranno accedere agli importi più alti, e garantisce la conservazione del valore reale dei contributi già percepiti.
L’adeguamento 2026 si inserisce inoltre in un contesto di possibile riforma dell’ISEE, ancora in fase di studio, che potrebbe modificare ulteriormente le soglie e i criteri di calcolo.
AUMENTI PER LE FAMIGLIE CON FIGLI E DISABILITÀ
L’incremento dell’1,6% interesserà anche le maggiorazioni previste per situazioni specifiche:
Gli aumenti, seppur contenuti, rappresentano un adeguamento tecnico volto a preservare il valore reale della misura senza incidere eccessivamente sulla spesa pubblica.
UN SOSTEGNO STABILE ALLA NATALITÀ
L’Assegno Unico resta uno degli strumenti più importanti per sostenere le famiglie e incentivare la natalità, garantendo un contributo stabile e proporzionato alla situazione economica.
Dopo gli aumenti significativi del biennio 2023-2024, dovuti all’inflazione elevata, la rivalutazione 2026 segna una fase di normalizzazione, in linea con l’andamento economico generale ma coerente con l’obiettivo originario: accompagnare i genitori in tutte le fasi di crescita dei figli, senza penalizzare chi si trova in condizioni economiche più fragili.
Il nuovo importo sarà applicato automaticamente a partire da gennaio 2026, senza necessità di presentare una nuova domanda, ma aggiornando l’ISEE per il nuovo anno.
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