di Redazione Lavoratorio.it - Pubblicato il 08/04/2025
Due pensionati italiani - pxby666 / Pixabay
L’INPS ha avviato una nuova campagna di verifica sui requisiti di reddito dei beneficiari di assegno sociale, con riferimento all’anno d’imposta 2020. L’iniziativa è stata annunciata con il Messaggio n. 1173 del 4 aprile 2025, e riguarda i pensionati che non hanno presentato correttamente la dichiarazione dei redditi.
L’assegno sociale è una prestazione assistenziale concessa ai cittadini italiani e stranieri residenti in Italia, che non superano determinati limiti di reddito. L’importo per il 2025 è di 538,69 euro mensili per 13 mensilità, con i seguenti limiti:
Tuttavia, le verifiche in corso non riguardano il 2025, ma l’annualità 2020. In particolare, sono stati identificati beneficiari che non risultano in regola con la dichiarazione dei redditi di quell’anno.
I soggetti coinvolti riceveranno una raccomandata con ricevuta di ritorno, che avviserà dell’avvio di un procedimento di sospensione dell’assegno sociale. Se il pensionato non regolarizzerà la propria posizione, l’INPS potrà procedere anche con la revoca della prestazione e il recupero delle somme indebitamente percepite per l’anno 2020.
L’Istituto sottolinea che la regolarizzazione è obbligatoria per evitare la perdita dell’intero beneficio economico.
Per comunicare all’INPS i redditi percepiti nel 2020, sono disponibili due modalità:
La procedura consente di inserire o correggere le informazioni reddituali in modo semplice e tracciato.
Se non si risponde alla comunicazione dell’INPS, l’Istituto procederà alla sospensione automatica dell’assegno e potrebbe richiedere il rimborso delle somme percepite nel 2020 in assenza dei requisiti reddituali.
Un intervento tempestivo è quindi fondamentale per evitare conseguenze economiche rilevanti, soprattutto per i soggetti più fragili.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il messaggio ufficiale INPS al link sotto riportato:
✅ Scarica il messaggio INPS in PDF (link INPS)
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