di Redazione Lavoratorio.it - Pubblicato il 13/10/2025

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L’Agenzia delle Entrate, con un avviso pubblicato il 10 ottobre 2025, segnala una nuova campagna di email fraudolente che promettono presunti rimborsi fiscali. Nelle comunicazioni, apparentemente inviate dall’Amministrazione finanziaria, si parla di un accredito derivante da controlli inesistenti e si invita il destinatario a cliccare su un link per compilare un modulo necessario all’erogazione del rimborso. L’Agenzia precisa che il collegamento contenuto nelle email non è in alcun modo riconducibile ai servizi ufficiali e ne smentisce l’autenticità.
PHISHING FISCALE SEMPRE PIÙ SOFISTICATO
Questa nuova campagna di phishing si distingue per un livello di cura superiore rispetto a tentativi precedenti. La grammatica corretta, il lessico coerente con il linguaggio amministrativo, la presenza di codici identificativi plausibili nell’oggetto della mail e un layout grafico simile a quello utilizzato dall’Agenzia contribuiscono a rendere il messaggio credibile, aumentando il rischio che il contribuente cada nella trappola.
COME RICONOSCERE LE EMAIL FALSE
Per proteggersi da queste frodi digitali, l’Agenzia delle Entrate raccomanda di adottare comportamenti prudenti e di prestare particolare attenzione ai seguenti elementi:
Qualsiasi richiesta di informazioni sensibili inviata via email deve essere considerata sospetta, soprattutto se legata a presunti rimborsi fiscali non richiesti dal contribuente.
DOVE VERIFICARE LE COMUNICAZIONI UFFICIALI
In presenza di dubbi sulla legittimità di una comunicazione ricevuta, è possibile consultare la sezione dedicata al phishing sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it). In alternativa, si può contattare direttamente l’Amministrazione attraverso i numeri e i canali ufficiali o rivolgersi al proprio ufficio territoriale per ottenere conferma prima di intraprendere qualsiasi azione.
Agire con cautela è essenziale: l’Agenzia ribadisce che nessun rimborso fiscale viene attivato tramite link inviati via email e che le procedure ufficiali sono sempre gestite attraverso i canali certificati del portale istituzionale.
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