Buonasera, facendo seguito all'annuncio in oggetto tratto da un articolo della vostra redazione ripubblicato con data odierna, voglio fare i complimenti per la campagna attuata coinvolgendo i social network con i commenti dei cittadini.
Di seguito elenco la mia situazione odierna e precisamente: sono un impiegato tecnico edile ( geometra) anni 53 , la mia azienda a causa della grave crisi che ha colpito il settore dell' Edilizia si trova in Concordato preventivo , attualmente sono in GIG (Cassa Integrazione straordinaria) con scadenza Aprile 2014, poi entro in Mobilità. Come può capire data la mia età sono vecchio per trovare una nuova occupazione in particolare nel mio settore e giovane per andare in pensione visto che mancano ancora 8 anni circa. Nella mia condizione In Italia si trovano tanti altri lavoratori che vivono questa situazione e che per uno come me che ha 35 anni di contributi versati crea rabbia e stupore di fronte a tutto questa precarietà pensionistica.
Penso che i temi trattati esplicati nella fattispecie :1) riduzione del carico fiscale sul lavoro, a beneficio sia delle imprese che dei lavoratori; 2) introduzione di un reddito di cittadinanza per i disoccupati che si impegnano a seguire un percorso di ricollocazione; 3) norme severe per chi discrimina per età in tutto il processo che interessa l'incontro tra domanda e offerta di lavoro (dall'annuncio di lavoro al colloquio di selezione); 4) riordino e controllo ferreo degli incentivi per le assunzioni erogati alle imprese; 5) introduzione di un meccanismo che in caso di licenziamento per crisi aziendale, renda obbligatorio un percorso di ricollocazione professionale per almeno 12 mesi, al posto dell'indennità di disoccupazione.
Siano obbligatori in questa fase di emergenza lavoro, almeno per tamponare e successivamente spingere verso la crescita non solo occupazionale , ma generazionale nei confronti di tanti giovani che si affacciano nel mondo del lavoro. Il Governo da parte sua devi attivarsi celermente per introdurre le norme sopraccitate ed eventualmente integrandole dove esistano miglioramenti. Spero che una volta tanto il Governo sia propositivo e non si perda in chiacchiere su un tema cosi altamente delicato per il nostro futuro.
Giuseppe R.
Risponde Jobob (Redazione di Lavoratorio.it):
"Buonasera Giuseppe, grazie per l'apprezzamento e per l'ulteriore contributo. Il nostro appello per il lavoro è una mobilitazione permanente che prende forma di volta in volta in editoriali sul sito e commenti sulla nostra pagina Facebook. Visti gli scarsi risultati delle politiche finora messe in atto dai nostri governi per contrastare la disoccupazione, abbiamo ritenuto indispensabile questa iniziativa: i vostri contributi sono necessari tanto quanto l'impegno di noi tutti, disocccupati, lavoratori, giornalisti, semplici cittadini informati perché tutto questo non resti l'ennesimo fallimentare tentativo di cambiare il nostro martoriato paese.